FRATELLI D'ITALIA

lunedì 20 ottobre 2008

ROM: casa popolare e 500.000 € in banca

Non vi dico la rabbia che sto provando, mi sono già rovinato il sabato. La casa popolare andava a chi era veramente povero!
E continuiamo a farci prendere per il culo da questi qua che, poverini, non riescono ad integrarsi. Ma leggete solo l'ultima frase! Oltre che rubare la casa ai poveri, l'hanno sfasciata e disturbavano tutto il vicinato. Ma possibile che sia sempre un sindaco progressista ipocrita che a spese dei veri poveri che magari hanno pagato le tasse per decenni debba far passare avanti gli zingari? Ma ci fossero mille Gentilini e Tosi, mille ce ne vorrebbero! E più incazzati! Tra l'altro la solerte magistratura ha indagato proprio Gentilini per istigazione al razzismo (ha detto "che vadano a pisciare sulle loro moschee" riferendosi al fatto che spesso gli extracomunitari facevano i loro bisogni suulle mura delle nostre Chiese), mentre, ovviamente, il delirio della Dacia Valent è passato tranquillamente.


PRATO. Negli ultimi quattro anni ha versato la bellezza di mezzo milione di euro su un conto corrente e su un libretto postale, ne ha investiti 100.000 in Bot, ha viaggiato fino a un mese fa sull’ammiraglia dell’Audi, un Q7 da 60.000 euro, e tratta l’acquisto di case. Eppure ha vissuto fino a pochi giorni fa in un alloggio popolare del Comune, di quelli riservati alle persone che non ce la fanno a pagare l’affitto.
Lo ha scoperto a Prato la Guardia di Finanza che ha girato l’informazione al Comune. Lo scorso 4 ottobre i vigili urbani sono andati a trovare la donna e il suo convivente - si chiamano Ahmetovic, entrambi rom, e li hanno informati che dovevano trovarsi un’altra casa.
La storia. Dal 2002 la casa all’angolo tra via Zarini e via Lazzerini è stata occupata dalla rumorosa famiglia Ahmetovic, che ne aveva fatto domanda al Comune dichiarando di non avere i mezzi per vivere dignitosamente.
Ora si scopre che nel giro di un paio di anni la fortuna ha sorriso ai conviventi e al gruppetto di figli e nipoti che erano andati a stare con loro. Indagando sugli inquilini degli alloggi popolari, la Finanza ha trovato tracce di corposi versamenti in contanti sui due conti dell’assegnataria dell’appartamento di via Zarini. In quattro anni circa mezzo milione di euro, centomila dei quali investiti in Bot. Sono in corso indagini per risalire all’origine di tutti questi soldi, che in parte si tenterà di recuperare a tassazione.
Ufficialmente l’inquilina della casa comunale, Vera, non percepisce alcun reddito, mentre il convivente Alessandro, gravato da una sfilza di precedenti penali per furto ed estorsione, lavora da uno sfasciacarrozze nella Circoscrizione sud.
Ma il sospetto che la numerosa famiglia Ahmetovic potesse contare su un tesoretto nascosto era venuto a qualcuno vedendo girare il capostipite su una fiammante Audi Q7con targa tedesca. Il Suv è stato sottoposto a sequestro preventivo alla fine di agosto, sembra per un’infrazione al Codice della strada, e ora è malinconicamente parcheggiato e sigillato davanti a un’autofficina di Pratilia. Le risorse della famiglia però non si erano esaurite, se è vero quanto accertato dalla Finanza sui conti correnti.
I nomadi, ora sfrattati, hanno firmato di recente un compromesso per l’acquisto di un terratetto. In realtà l’atto figura a nome del datore di lavoro italiano del capofamiglia, ma le trattative sono state condotte dagli Ahmetovic, che avrebbero anche la disponibilità di una seconda casa.
Fin dal 2005 la presenza della famiglia Rom nella casa popolare di via Zarini non è stata digerita dai vicini, che hanno presentato più di un esposto alle autorità denunciando schiamazzi, offese, minacce. L’alloggio assegnato dal Comune è stato pesantemente danneggiato dagli inquilini senza che nessuno intervenisse per preservare un bene pubblico, mentre tanti veri poveri dovevano arrangiarsi per trovare un tetto

1 commento:

Anonimo ha detto...

SCHIFOSI!